

Valentina Sbrescia
Psicologa e psicoterapeuta gestaltica

Adozione e scuola.
Le 10 novità introdotte dalle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati.
02 febbraio 2015
Finalmente, dopo anni di lavoro e di impegno continuo delle associazioni di familiari nell’essere di stimolo alle istituzioni per migliorare l’esperienza scolastica dei propri figli, si è aperto un canale comunicativo tra scuola e famiglie adottive, in cui tutti si sforzano di riconoscere e rispettare le proprie differenti individualità. Lo scopo è quello di costruire un’esperienza scolastica positiva per tutti. Parlo di esperienza perché la scuola non si riduce ad un mero immagazzinamento di nozioni, ma è un momento importante nella costruzione dell’individualità di ciascuno, del senso di autostima e di autoefficacia, tanto dal punto di vista cognitivo che, altrettanto, emotivo e sociale.Voglio quindi, schematicamente, riportare le novità presenti nel documento, che mi sembrano di maggior interesse...
Una madre, tante mamme.
Vivere la maternità nella mente, nel cuore e nel corpo.
Che compito epico diventare madre! La mamma è l’origine di ogni cosa e nella nostra fantasia ha poterie capacità infinite, contiene in sé tutto ciò che conosciamo, sentiamo e facciamo, e anche quelloche non conosciamo.Sarà stato per il confronto che sentivo con tutto questo che, quando mio marito mi ha informata, nel parcheggio di un centro commerciale, che eravamo stati finalmente abbinati alle nostre figlie...

Genitorialità adottiva: "il tempo vissuto" nel percorso adottivo.
Il contributo dello Psicologo nel sostegno alla coppia nel guado delle attese.
Psico-Pratika n. 108 anno 201403 luglio 2014
In questo articolo mi occuperò della parte centrale del percorso adottivo, cioè deltempo di mezzo, scandito dalle atteseche si snodano tra una fase e l'altra.
Escluderò quindi dalla trattazione le considerazioni relative alla scelta genitoriale e adottiva (temi che ho trattato in precedenti articoli), e le riflessioni sulla relazione genitore-figlio, che prende avvio dalla conoscenza reciproca.
Mi soffermerò sul vissuto emotivo che accompagna la coppia lungo il percorso istituzionale, dalla presentazione della disponibilità all'adozione fino al ricongiungimento con il proprio figlio.

Pregiudizi familiari
13 ottobre 2013
E' di oggi la notizia di una bimba vicentina di 11 anni, morta perchè il donatore compatibile, americano, si è rifiutato di donare il proprio midollo osseo ad una ragazzina non americana. Trovate la notizia all'indirizzo http://www.affaritaliani.it/?refresh_ce .Al di là delle implicazioni etiche e mediche della questione, che non sono qui in grado di discutere, ciò che mi colpisce è quella tendenza della mente, che tutti noi condividiamo, a categorizzare le persone e a selezionarle secondo caratteristiche molto nette: in qualche modo, le persone con cui interagisco, o fanno parte della mia famigla oppure no.

Adottarsi per adottare: l'Altro dentro di noi e l'Altro fuori di noi.
Riflessioni sulla genitorialità.
Psico-Pratika n. 73 anno 20127 marzo 2012
Con questo nuovo articolo vorrei riprendere l'argomento da un punto di vista più tecnico, ossia con un'attenzione psicodinamica al processo descritto. Mi servirò per questo della teoria Gestalticae del concetto di "buco di personalità", ma anche del concetto di "Ombra" junghiana, per dimostrare quanto i meccanismi psichici sottostanti alla "gravidanza adottiva" siano assolutamente comparabili a quelli che sottendono la "gravidanza biologica"...

L'adozione: un progetto familiare e sociale.
Intervento alla prima Conferenza Regionale Sarda della Famiglia 3 febbraio 2012.
Oggi non vi voglio parlare di adozione ma inizierei il mio intervento parlandovi della realizzazione di un progetto di famiglia , un percorso coinvolgente, faticoso e bellissimo. Dal mio punto di vista, cioè da quello di un padre, non esiste un genitore biologico e un genitore adottivo, ma solo un genitore, così come non ci sono figli biologici e figli adottivi, ma solo figli. È uno solo infatti il desiderio di genitorialità ...

Cosa è l'adozione.
Psico-Pratika n. 63 del 18 maggio 2011
Voglio cominciare questo articolo proponendovi una provocazione: Chi di voi ha paura dell'uomo nero? Probabilmente nessuno di voi alzerà la mano o esclamerà "Io!", pensando che questa è solo la solita vecchia storia che si racconta ai bambini per indurli ad obbedire, facendo leva sulla loro paura. Forse però proprio la difficoltà ad alzare la mano è segno della paura di ogni adulto di ammettere la propria paura! È proprio questo il paradosso della paura: averne paura...